I complessi problemi di tipo cognitivo e relazionale che possono presentare i soggetti neurodiversi richiedono una preparazione adeguata da parte di chi organizza e gestisce le singole attività sportive.
"10 Cervelli Ribelli Per Lo Sport" è un progetto ideato da Isettopia con Kulta - Scuola Channel e in collaborazione con la sezione di Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Tor Vergata di Roma e realizzato grazie a un bando “OSO Ogni Sport Oltre” promosso da Fondazione Vodafone Italia.
Il progetto propone un modulo di formazione specifico e la realizzazione di un supporto didattico e formativo che fornisca strumenti tecnico teorici per includere nelle attività sportive, individuali o di squadra, anche soggetti neurodiversi.
La formazione è mirata alle organizzazioni sportive, agli allenatori, educatori di scienze motorie e operatori interessati.
"10 Cervelli Ribelli Per Lo Sport" ha due ambiti di applicazione: un seminario pilota in presenza e la formazione virtuale.
Qui rendiamo disponibili tutti i contenuti formativi realizzati per il progetto pilota che si è svolto a Roma: tutti gli allenatori e educatori di scienze motorie d’Italia possono quindi apprendere in modo innovativo ed efficace le principali linee guida grazie alle quali migliorare l’inclusione dei ragazzi neurodiversi all’interno delle attività sportive di competenza.
I materiali affrontano sia lo scenario generale della neurodiversità sia aspetti tecnici più specifici e sono stati realizzati grazie alla consulenza scientifica di uno dei partner del progetto: la sezione di Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Tor Vergata – con particolare riferimento alla figura del Neuropsichiatra infantile Dott. Luigi Mazzone e al suo staff.
Il seminario che si è svolto a Roma, sempre con la collaborazione dello staff della Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Tor Vergata ha coinvolto educatori sportivi e allenatori selezionati per le diverse discipline prese in esame. Il seminario, come esperienza pilota, è stato gratuito per i partecipanti.
Questa fase del progetto ha coinvolto direttamente 10 allenatori/educatori di scienze motorie, già selezionati tra 10 diverse discipline sportive: arti marziali, atletica, basket, calcio, danza, equitazione, nuoto, rugby, scherma, tennis. Sono stati coinvolti nel progetto pilota 10 bambini e ragazzi neurodiversi e le relative 10 famiglie, con l’obiettivo di mettere a sistema i vantaggi di una reale inclusione grazie ai valori e alle potenzialità dello sport, in tutte le sue declinazioni.
È infatti dalle famiglie che deve partire la necessaria motivazione a far si che questi “ragazzi speciali” escano dalle mura di casa e inizino a vivere in modo attivo con i loro pari età. A questo aggiungiamo la riflessione che i ragazzi neurodiversi diventano veri e propri personal trainer per tutti i ragazzi “neurotipici” nell’insegnare ai compagni di sport a gestire la differenza. In questo modo si creano le basi per un’educazione alla convivenza e al gioco di squadra, in un’importante palestra di educazione alla responsabilità.