Praticati in piccoli gruppi, sono l’ideale per promuovere l’inclusione sociale (c’è contatto ma non è troppo dispersivo o esteso). I momenti di interazione sono formalizzati e prevedibili (es. saluto iniziale e commiato finale).
Può sembrare uno sport individuale, tuttavia prevede anche sessioni di gruppo (es. la staffetta) e molti momenti di socializzazione come l’attesa in fase di pre gara e defaticamento.
Soprattutto se svolto in modo non agonistico, permette di insegnare: il rispetto del turno, la coordinazione motoria, la pianificazione. Tutti elementi necessari per mettere a segno il canestro.
Uno degli sport più conosciuti e praticati. Consigliabile poiché permette di scaricare la tensione fisica e perché ha un’implicazione fortemente sociale.
La danza sebbene appaia uno sport individuale, si realizza in contesti di gruppo dove si sperimentano la collaborazione e la condivisione di obiettivi.
L’ambiente naturale ha un effetto calmante e permette di evitare il sovraccarico sensoriale.
Sport individuale in contesto di gruppo, quindi non c’è obbligo di contatto continuo ma c’è occasione di interazione sociale. Grazie a questo abilita le competenze comunicative e sociali.
Richiede abilità grosso-motorie: adatto a bambini e ragazzi con problemi di motricità e coordinazione.
Come tutti gli sport di gruppo, è un’attività relazionale ma l’estensione del campo da gioco e la disposizione su di esso permettono di mantenere una certa individualità.
Come tutti gli sport di combattimento, la scherma ha importanti risvolti metacognitivi: rafforza la percezione dell’altro, insegna a leggere i movimenti dell’avversario, distinguere quelli potenzialmente minacciosi e a comprenderne gli stati d’animo.
È uno degli sport migliori per sviluppare in maniera armonica ottime capacità di coordinazione motoria.