L’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni di Roma è ubicato in un’area urbana all’incrocio di zone periferiche culturalmente deprivate (Tor Bella Monaca, Colle Prenestino, Ponte di Nona, Borghesiana) e accoglie un gran numero di adolescenti che provengono da contesti di disagio, talvolta piuttosto grave, che li espongono al rischio di devianza sociale e di abbandono scolastico.
Si tratta di studenti che spesso hanno già fatto esperienza di bullismo, sia come vittime che come aggressori, e che possono mettere in atto comportamenti aggressivi ad alto rischio.
A partire dall’analisi del contesto e dei bisogni, il Sereni agisce dunque come caregiver, adottando un modello pedagogico-educativo che, coinvolgendo docenti (curricolari e di sostegno), famiglie, educatori, assistenti specialistici, territorio, psicologi e assistenti sociali mira alla costruzione di un ambiente in cui tutti possano sentirsi accolti e aiutati nella creazione e realizzazione del proprio progetto di vita.
Considerando questi presupposti, nel corso degli anni il Sereni ha dovuto necessariamente individuare strategie didattiche alternative che potessero rispondere alle esigenze di un’utenza particolarmente bisognosa di cura e di attenzione, per ridurre la dispersione scolastica, accrescere la motivazione allo studio e favorire l’apprendimento anche dei più fragili, in un contesto realmente inclusivo che favorisca sia l’integrazione socio-affettiva che culturale.
Allo stesso tempo, il Sereni sperimenta da diversi anni una didattica inclusiva che consente l’utilizzo di metodologie creative e collaborative che usano l’intelligenza emotiva e il pensiero divergente. La visione guidata dei film, la preparazione di materiali per la discussione e la moderazione della stessa ad opere degli studenti, sotto la supervisione di un gruppo di docenti esperti, il feed-back espresso durante i circle-times, sono state fasi di un lavoro che li ha visti protagonisti in tutte le fasi di realizzazione e che li ha familiarizzati con l’idea dello “stare bene a scuola”, attraverso una maggiore consapevolezza, responsabilità ed autonomia, collaborando con il gruppo dei pari e con gli adulti.
Proprio i risultati positivi ottenuti durante questo lavoro ci spingono a proseguire in modo più sistematico nell’utilizzo dei linguaggi audiovisivi, avvalendoci della collaborazione di esperti e, soprattutto, compiendo un ulteriore passo in avanti facendo in modo che gli studenti diventino non solo fruitori più attenti e consapevoli, ma anche creatori e realizzatori di prodotti multimediali.
Capofila del progetto è un’agenzia di comunicazione multicanale esperta del mondo della scuola e di progetti educativi valoriali, con un forte focus sulla produzione e la fruizione di materiali audiovisivi e multimediali.
Kulta ha una particolare competenza: progettare e realizzare format e contenuti educativi digitali innovativi, connettendo enti socialmente responsabili con il mondo della scuola, degli insegnanti, degli educatori, degli studenti e delle loro famiglie.
Tutto ciò, grazie a un Team in grado di realizzare contenuti adatti ai nuovi media, ai linguaggi dei giovani e alle metodologie della scuola. E grazie a un mix tra competenze di comunicazione tradizionali (comunicazione istituzionale di brand, valoriale, di social responsibility delle aziende), padronanza dei canali e dei linguaggi digitali adatti alla scuola 2.0 e conoscenza del mondo scolastico, dell’edutainment e dell’universo dei bambini e dei ragazzi.
In questa cornice Kulta ha ideato e sviluppato la piattaforma Scuola Channel (www.scuolachannel.it), concepita per proporre alle scuole contenuti educativi digitali su temi di rilevanza didattica, sociale e culturale.
Insieme alla Onlus Insettopia, altro partner del progetto, ha creato la Factory Cervelli Ribelli.(www.cervelliribelli.it)
La Onlus Insettopia è costituita nel 2013.
Ha come Presidente e Fondatore il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti.
È impegnata con progetti e iniziative a diffondere un nuovo approccio culturale verso la neurodiversità e – in generale – verso la diffusione di buone pratiche.
Nasce con lo scopo di costruire il più importante aggregatore di senso e di cultura sull’Autismo in Italia. Insettopia, tra le sue iniziative mira a creare e sviluppare attività di comunicazione, finalizzate a stimolare e promuovere attività istituzionali per migliorare la vita dei ragazzi autistici e delle loro famiglie. Insettopia è anche un laboratorio per soluzioni di reale inclusionesociale, che possano agevolare le persone autistiche e fornire loro occasioni concrete di socializzazione, inserimento professionale e autonomia. Nel 2018 ha sottoscritto un protocollo d’Intesa con il MIUR finalizzato alla realizzazione del “Casale delle arti” un progetto d’inclusione.